Domenica prossima 29 gennaio dalle ore 18:00 alle ore 20:00 il counselor naturopata Lino Carriero presenterà presso il ristorante Luce44 la pratica del CEM, il Counseling Esistenziale del Mutamento, in cui la filosofia cinese dell’I Ching incontra l’esistenzialismo fenomenologico di Heidegger e Binswanger.
La serata è ad ingresso libero e ci sarà la possibilità di cenare presso il ristorante al termine dell’incontro.
Per informazioni e prenotazioni contattare Lino Carriero
cellulare: 339.5396915
email: carriero.lino@tiscali.it
sito: www.linocarriero.com
Che cos’è il CEM?
Caratteristica dell’uomo è quella di guardare verso l’avvenire, pro-iettarsi. Progettandosi nel mondo che cambia, l’uomo storicizza il tempo della propria esistenza come un’esperienza di senso e consenso. Essere e tempo, dinamicamente, si coniugano con una sola parola: destino. Questo pre-vedere (I Ching) deve accompagnarsi al pro-vvedere (apertura disponibile al mutamento). L’uomo, gettato nell’esperienza della vita nel mondo, deve curarsi di ciò che gli può capitare così come delle risorse che il mondo gli mette a disposizione, anticipare gli eventi in modo da non trovarsi sprovveduto, aprirsi con fiducia alla relazione con l’altro, rafforzando il carattere per il proprio bene e quello degli altri. Oltre ai mali della vita e dell’anima, secondo il CEM, esiste anche il male di vivere, disagio esistenziale insito nell’uomo che sente tra sé e il vivere un abisso, tra sé e gli altri nel mondo una scissione. L’incontro con il male di vivere, così come con il ben-essere, è l’incontro con se stessi. Non si cura se stessi come avviene in una pratica medica, ma ci si prende cura di sé. Questa “cura” non intende ristabilire un vivere senza il male, bensì il suo presupposto è quello di intrattenersi con esso, di riconoscerlo come proprio, di scoprire il proprio Sé nel male che lo abita. La cura del male di vivere consiste nella stessa scoperta di Sé. Se abbiamo la filosofia, alla base di questo counseling, lo dobbiamo al male di vivere perché è qui che la filosofia si concepisce come “terapeutica dell’esistenza”. La filosofia non cura il male di vivere (come la psicoterapia) ma si cura del vivere soggettivamente trascendendo al di là del male e del bene, come rappresentazioni, ma situandosi dinamicamente tra Cielo e Terra nella posizione consona alla nostra efficace natura di essere.